Bici gratis sui treni regionali?

biciTrenoSEL Bologna, tramite il forum ambiente e i suoi consiglieri comunali e regionali, si è subito attivata per reintrodurre l’abbonamento per il trasporto bici sul treno, cancellato a dicembre 2014, durante una ulteriore fase di automazione digitale del servizio di emissione biglietti. Il fatto ci è stato segnalato da Sara Poluzzi, una pendolare che da 8 anni sfrutta con successo l’intermodalità dei mezzi pubblici caricando la bici sul treno ad un costo accessorio di 120 euro annuali oltre all’abbonamento personale . La cancellazione dell’abbonamento comporta un aggravio di oltre 700 euro. Questa decisione, dovuta al decadimento di un accordo Fiab – Trenitalia va decisamente contro la logica di incremento del trasporto sostenibile che invece la Regione dovrebbe pervicacemente sostenere in tutte le sue forme.

Sara ha dato vita ad una petizione su Change.org, indirizzata a Trenitalia, che ha riscosso un enorme successo, raccogliendo oltre 50.000 firme in dieci giorni. L’alto numero di adesioni è una dimostrazione evidente le che persone, sia per i costi elevati del trasporto privato, sia per una sempre maggiore coscienza ambientale, stanno puntando sempre di più sul trasporto pubblico o sulla bicicletta per i movimenti nelle città o casa-lavoro.

Trenitalia da parte sua ha risposto alla petizione che nulla impedisce la reintroduzione dell’abbonamento ma che la decisione spetta alla Regione. “Ciascuna Regione infatti, nell’ambito del contratto di servizio con le imprese ferroviarie- dice la nota- puo’ autonomamente stabilire anche l’introduzione di forme di abbonamento particolari per i servizi di propria competenza, incluso quello che prevede il trasporto delle bici a bordo dei treni regionali. Nulla preclude l’autonoma scelta delle singole Regioni di stabilire forme di abbonamento o altre agevolazioni per il trasporto delle biciclette sostenendone il costo”-scrive Trenitalia.

Sulla base di questo quadro normativo SEL sta ultimando ulteriori approfondimenti per arrivare a formulare una richiesta, che sarà presentata all’Assessore ai Trasporti regionale il 22 gennaio prossimo, in concerto con Fiab e l’associazione Salvaciclisti. Tale richiesta verterà non solo su il ripristino dell’abbonamento (atto minimo) ma su una revisione dell’intera regolamentazione del trasporto bici sul treno tesa a rimuovere gli ostacoli attualmente presenti. In particolare occorrerebbe uniformare le pratiche nelle varie regioni e per i vari enti gestori (Trenitalia, FER e altri in altre regioni) e soprattutto andare verso l’abolizione del biglietto per la bicicletta. Quest’ultima decisione, tecnicamente fattibile e già adottata in alcune regioni, rappresenterebbe davvero un concreto segno, un deciso cambio di rotta, verso un trasporto pubblico che rispecchia le esigenze dei cittadini, siano essi pendolari, turisti o semplici viaggiatori occasionali. Soprattutto rappresenterebbe un cambio di rotta rispetto agli anni precedenti caratterizzati, in Emilia-Romagna, da una riduzione del trasporto regionale di trasporto bici che è passato da una copertura del 85% dei convogli nel 2011 al 45% nel 2012. A tale decisione dovrebbe infatti corrispondere un opportuno incremento dei vagoni destinati al trasporto bici o l’istituzione di fasce orarie dedicate. Una migliore regolamentazione di questo servizio potrebbe a significativi effetti anche sull’indotto turistico come dimostrano le cifre riportate da altri paesi. L’indotto cicloturistico, favorito da una capillare rete di trasporti pubblici, assomma a circa 1 milione di presenze in Austria e a 4,7 milioni in Svizzera per un fatturato rispettivamente di 45 milioni di euro e 95 milioni di euro. Daremo battaglia !!

Vedi anche Presentato un disegno di legge sulla moblità ciclabile

Forum Ambiente SEL Bologna